Chi vive di arte, si trova a dover fare i conti con una domanda che, solitamente, viene posta a tutti: che lavoro fai ? Nel nostro caso, la risposta è musicista. La domanda successiva è : no, ma io intendevo il lavoro vero!!! Perchè nell’immaginario collettivo, fare il musicista, piuttosto che l’attore, o il pittore, è considerato sempre un hobby, o, nella migliore delle ipotesi, una seconda attività. Ieri, presso il Teatro Ateneo dell’Università degli studi di Salerno, il Professor Roberto Vargiu, direttore artistico di Dlive Media, con la collaborazione di Viviunisa, ci ha dato la possibilità di trascorrere una piacevolissima mattinata in compagnia di Giovanni Vernia. “Stimatissimo” comico arrivato al successo grazie a Zelig, ci ha parlato appunto, del rapporto, spesso conflittuale, che vive chi ha una fortissima vena artistica con la tentazione del “posto fisso”. Figlio di un rigoroso e severissimo esponente della finanza, ha sempre messo in primo piano lo studio, laureandosi in ingegneria elettronica con il massimo dei voti. Avviato ad una carriera brillantissima, che lo ha visto collaborare con alcune delle più prestigiose società italiane ed internazionali, faticava a tenere a bada la sua verve comica e da imitatore. A fine della giornata lavorativa era solito intrattenere i colleghi imitando il capo, cosa che più volte, non è stata apprezzata e gli è costata il posto di lavoro. La sera, dismessi i panni del manager impegnato, si dedicava a serate nei cabaret ed una sera fu notato dagli autori di Zelig, che lo invitarono in trasmissione. Da lì un’ascesa che non si è arrestata, ma anche il momento di dover prendere una decisione difficile: licenziarsi e perdere un lavoro gratificante ed ottimamente retribuito? Da artisti, ci sentiamo di dire che Giovanni fece la scelta giusta. Grazie anche all’incoraggiamento della moglie, che gli disse: ancora ci stai a pensare? Perchè come ormai sapete, riteniamo che fare ciò che amiamo vale più di tutto, ci rende persone felici e migliori. Giovanni ha intrattenuto con la sua simpatia, la battuta pronta, la disponibilità gli intervenuti per oltre un’ora e trenta, rispondendo a molte domande dei ragazzi e dispensando consigli che sposiamo pienamente. Quando sali sul palco, pensa che, una volta sceso, morirai, dunque dai il massimo e, soprattutto, divertiti più che puoi, senza timidezze, nè imbarazzi. E poi, il valore dello studio, studiare sempre, attingere da fonti varie, avere sete di sapere, e, da ultimo, non accontentarsi mai dei risultati raggiunti, pretendere di più, alzare sempre un pò l’asticella!
